Tracy Chevalier, Strane creature
Titolo originale: Remarkable Creatures, 2009
Genere: biografia
Neri Pozza Editore (286 p.)
Lyme Regis è un paesino del Dorset situato nel sud dell’Inghilterra, ed è uno di quei posti che vorrei vedere prima di morire. Cosa c’è di tanto interessante in questo posto, vi chiederete voi. Intanto è il luogo dove sono ambientati tre famosissimi romanzi – “Persuasione” di Jane Austen, “La donna del tenente francese” di John Fowles e “STRANE CREATURE” di Tracy Chevalier che è il libro di cui vi parlerò oggi – e soprattutto è un luogo che fa parte della “Jurassic Coast”, dichiarato patrimonio UNESCO per le sue rocce ricchissime di fossili perfettamente conservati, irresistibili per un’appassionata di geologia come me.
STRANE CREATURE è la biografia romanzata di Mary Anning (1799-1847), una ragazzina raccoglitrice di fossili completamente autodidatta, scopritrice dei primi scheletri completi di ittiosauro e plesiosauro nelle spiagge di Lyme Regis.
La vicenda si svolge nel 1811 ed è raccontata a più voci. La prima è di Elizabeth, una delle tre sorelle Philpot, venute a stabilirsi a Lyme Regis dalla vicina Londra. Abitano un grazioso villino, vestono alla moda ma senza poter fare vita di società, nell’insignificante paesino. Elizabeth è diversa dalle sorelle, ama camminare sulla spiaggi e passa il tempo a raccogliere strani sassi a forma di spirale. Ben presto comprende che sono animali fossili per averli visti al British Museum, e tuttavia si stupisce per la loro abbondanza e la facilità di ritrovamento. Dopo averne raccolti un bel cestino decide di commissionare all’ebanista del paese un mobiletto, per contenere i suoi preziosi reperti. Si reca dunque dal signor Anning e fa quindi conoscenza con sua figlia, la piccola Mary, un po’ selvatica, dalle mani screpolate e le unghie grigie di terra. L’altra voce del romanzo è proprio quella di Mary, anche lei passa il tempo in spiaggia a raccogliere “ninnoli” ma solo per rivenderli ai turisti e guadagnare qualche scellino per contribuire alla magra cassa della famiglia.
Le vite delle due donne si intrecciano in maniera inevitabile, Elisabeth ha molto da imparare dalla giovane Mary, la rispetta e presta fede ai suoi racconti. Sarà lei a proteggere Mary dai cacciatori di fossili e dagli avventurieri che accorreranno a frotte a Lyme Regis dopo l’incredibile notizia del ritrovamento di un “coccodrillo” intero, che Mary ha scoperto incassato nelle rocce della spiaggia.
La Chevalier aggiunge altri personaggi alla vicenda e ci regala uno spaccato della vita ottocentesca inglese in termini di costume, corteggiamenti e ottuse convenzioni, mentre si fa strada tra le pagine la sconvolgente ipotesi dell’esistenza di grandi animali vissuti prima di noi e poi scomparsi, in netto contrasto con le dottrine del tempo che sostenevano una natura sostanzialmente immutabile.
Queste strane creature cambiarono per sempre il pensiero scientifico in campo geologico e paleontologico, accelerando la svolta dell’evoluzione, che vide il suo coronamento nel 1859, con la pubblicazione dell’Origine della specie di Darwin. Mary Anning in vita ottenne scarsissimi riconoscimenti, per via della sua umile origine sociale e per il fatto di essere donna (all’epoca alle donne non era concessa ammissione ad alcun circolo o associazione scientifica). Oggi invece compare nella lista delle dieci donne inglesi che più hanno contribuito alla storia della scienza.
Buona lettura e alla prossima!