Il fossile vivente e la donna dai capelli colori mogano
– Il romanzo –
Gregorio Servetti, geologo solo sulla carta, si autodefinisce ironicamente ‘fossile vivente’ per il suo mancato adeguamento ai tempi moderni: non ha alcun interesse verso l’emancipazione se essa significa legittimazione dell’illegalità, clientelismo, tornaconto individuale.
In piena crisi di mezza età, è alla timida ricerca di una donna speciale che possa colmare il vuoto avvertito nell’intimo. La barista Gina è l’accidentale destinataria delle sue confidenze ed è nel suo bar che avviene il fatale incontro con la donna dai capelli color mogano.
Una serie di singolari eventi porteranno il subbuglio nella monotona vita del protagonista e lo costringeranno a mettere in gioco ogni carta per portare a termine il suo piano sentimentale. Una storia avvincente che celebra la bellezza dell’innamoramento negli anni della maturità, il valore dell’onestà, il dono prezioso dell’amicizia e il sapore amaro dell’inganno.