LEONARDO SCIASCIA
A ciascuno il suo (1966)
Una lettera con minaccia di morte recapitata al farmacista del paese, un duplice omicidio ed un professore di lettere che si improvvisa investigatore sono gli elementi base del romanzo giallo di Leonardo Sciascia.
L’annunciato assassinio avviene durante una battuta di caccia e oltre al farmacista viene coinvolto il suo amico dottor Roscio che ha la sventura di trovarsi in sua compagnia.
ll professor Laurana, spinto da curiosità personale ed intellettuale, indaga a fianco degli inquirenti e si troverà presto impantanato in una faccenda di malaffare e corruzione.
Un romanzo breve, denso e senza fronzoli, secondo l’abilità narrativa del grande Sciascia con un sottofondo di omertà e di ipocrisie degli uomini di chiesa, con le regole tacite e mai scritte in merito a questioni di eredità e ricongiungimento di patrimoni.
Mi è venuto in mente Camilleri che cita spesso Sciascia come suo inarrivabile maestro e vi giuro, ho trovato tra i due molte analogie, nello stile di scrittura e nello sviluppo della trama, con indizi tra il detto e non detto. Bello, lo consiglio.