Omaggio a Patrizia Cavalli
La scrittrice e poetessa Patrizia Cavalli (1947–2022) era umbra di nascita, precisamente di Todi, città in cui visse fino a vent’anni. Dopo essersi diplomata al liceo classico “Jacopone da Todi”, si trasferì a Roma per gli studi universitari.
Poetessa meravigliosa e molto amata scrisse liriche concise e di una chiarezza assoluta che difficilmente lasciano indifferenti.
Ve ne do un assaggio con questi versi tratti dalla raccolta “Datura”:
«Il cuore non è mai al sicuro e dunque,
fosse pure in silenzio, non vantarti
della vittoria o dell’indifferenza.
Rendi comunque onore a ciò che hai amato,
anche quando ti sembra di non amarlo più.
[…] L’amore stanco
Forse è l’unico perfetto.»
C’è molto in rete su di lei, e siccome sono molto curiosa, sono andata a spulciare. Mi hanno colpito particolarmente un video e un’intervista in cui Patrizia racconta il suo primo incontro con Elsa Morante. Un incontro che le cambierà la vita.
La Morante aveva 35 anni più di Patrizia. Lei ammirava la scrittrice romana e leggeva tutto quello che scriveva. Un amico comune gliela presentò, capite dunque la soggezione che poteva provare l’adolescente Patrizia di fronte alla Morante, scrittrice già affermata.
Le due divennero amiche e circa un anno dopo che si frequentavano, Elsa la incontrò per strada e le chiese a bruciapelo: ma insomma, tu, che fai? Patrizia fu presa alla sprovvista per la domanda così diretta, Elsa sapeva molto della sua vita, sapeva che era studentessa di filosofia e rispose di getto: scrivo poesie.
Ah sì? Scrivi poesie? E allora fammele leggere, voglio vedere come sei fatta.
Patrizia tornò a casa scombussolata e cominciò a rileggere freneticamente le sue poesie: erano una vera schifezza (parole sue). Non poteva certo mostrarle ad Elsa.
Ho cominciato a svicolare. Non andavo più a pranzo. Non mi facevo trovare, prendevo mille scuse, poi andavo a pranzo e lei subito: ma queste poesie? E io: le sto ricopiando. Ogni volta: e queste poesie? E io sempre: le sto ricopiando. E lei: e che ricopierai mai! Ma io non le stavo ricopiando, le stavo scrivendo!
Patrizia buttò via tutto quello che aveva scritto e ricominciò da capo. Finalmente si decise a raccogliere un gruppetto di poesie corte corte, poiché, sosteneva, la brevità limita il rischio, e le consegnò all’amica,
Elsa le telefonò dopo mezz’ora e le disse: Sono felice Patrizia, sei una poeta.
(tratto da un’intervista di ANNALENA BENINI a Patrizia Cavalli, IL FOGLIO, 2017).
Fu proprio dall’incontro con la Morante che Patrizia si scoprì “poeta” e nel 1974 uscì la sua prima raccolta dedicata all’amica Elsa: “Le mie poesie non cambieranno il mondo”, Einaudi.
Patrizia Cavalli descrive così il suo modo di fare poesia: nasce tutto da qualcosa di fisico perché io non ce l’ho l’anima ho solo i sensi, e le parole. E anche: le mie poesie sono respiri e io respiro per trovare le parole.
Di lei mi piace molto l’esser breve, concisa, essenziale, amo la sua categorica ricerca della parola giusta. Sentite cosa dice in proposito: non ci sono parole brutte e non esistono sinonimi. La parola è quella. È un’idea ridicola che esistano i sinonimi. Le parole possono solo assomigliarsi parzialmente. Ogni parola ha la sua proprietà, quando hai detto la parola che è proprio quella tu lo sai, lo senti.
Patrizia Cavalli morì nel giugno del 2022 a Roma, all’età di 75 anni, dopo una lunga malattia. “Vita meravigliosa” è stata la sua ultima pubblicazione, Einaudi, 2020.
Termino l’articolo con una riflessione: ma chi l’ha detto che la poesia è di nicchia, è roba per pochi? La poesia attinge dal vissuto, la poesia è l’anti-omologazione, la poesia è scrittura profonda e universale in grado di arrivare all’anima di ognuno. Io sono solita tenere un volumetto di poesie sul comodino (che scelgo dalla mia libreria e che di tanto in tanto sostituisco) e quando mi viene voglia di poesia apro a caso, per leggere ciò che mi è toccato in dono.
Di certo le poesie non cambieranno il mondo (lo dice Patrizia), ma emozionano, appassionano, commuovono. Lasciatevi incantare dai versi sopraffini…
Qualcuno mi ha detto che certo le mie poesie non cambieranno il mondo.
Io rispondo che certo sì le mie poesie
non cambieranno il mondo.
Vi segnalo alcune raccolte di Patrizia Cavalli:
– Le mie poesie non cambieranno il mondo
– Datura
– Vita meravigliosa
Buona lettura e alla prossima!
Fabiola
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