PASQUALE FESTA CAMPANILE
La ragazza di Trieste (1982)
Avevo da qualche tempo questo libro mai letto nella libreria di casa, che associavo in maniera automatica alla bellissima Ornella Muti. Ricordavo molte scene dell’omonimo film e vagamente il finale, così mi sono decisa a prenderlo in mano.
Il romanzo inizia con Dino Romani, un disegnatore di fumetti, che trovandosi per caso nel bar di una spiaggia triestina, assiste al salvataggio di una ragazza dall’annegamento. Tra i due comincia una relazione occasionale che per il maturo quarantenne si trasforma in passione erotica e ossessiva.
La bellissima Nicole si comporta in modo bizzarro, non racconta nulla di sé, dice bugie e scompare per lunghi periodi senza dare spiegazioni, lasciando Dino nello sconforto. Chi è Nicole? Dove va e cosa fa, quando non sta con lui?
Siamo di fronte a una storia d’amore senza futuro, i cui protagonisti sono separati da un abisso generazionale e caratteriale. Dino è metodico e organizzato nella sua routine, Nicole è esibizionista, ma anche fragile, per la paura di essere abbandonata.
Mi è piaciuta la caratterizzazione dei personaggi e l’analisi introspettiva delle due anime, una maschile, l’altra femminile. Ho apprezzato anche la seconda parte del libro in cui Dino, dopo aver scoperto il segreto di Nicole, è sopraffatto da una crisi profonda, consapevole di trovarsi di fronte alla scelta di fuggire o restare.
Un romanzo che merita di essere letto.
Nello stesso anno uscirà il film con Ben Gazzara e Ornella Muti, sceneggiatura e regia dello stesso Pasquale Festa Campanile.