HARUKI MURAKAMI
Norwegian Wood (Titolo originale: ノルウェイの森 Noruwei no mori ) – 1997
Il romanzo è un lungo flashback narrato in prima persona dal protagonista Watanabe Tōru ormai adulto, che in volo e al suono della canzone Norwegian Wood dei Beatles, ricorda l’incontro casuale con Naoko, fidanzata di Kizuki, suo unico amico morto suicida, avvenuto diciassette anni prima a Tokio.
Il ricordo di Naoko è lo spunto per ripercorrere gli eventi di quel periodo, che hanno segnato indelebilmente la sua esistenza. Una storia delicata che coinvolge e trasmettere grandi emozioni, per lo stile sobrio quanto impalpabile e per quel malessere di fondo che aleggia ovunque e amplifica la fragilità dei suoi personaggi. Gli adolescenti del romanzo vivono realtà di disadattamento, angoscia e solitudine facendo esperienze anche dolorose nel percorso verso l’età adulta.
Anche il contesto ‘orientale’, così diverso dal nostro per costumi e tradizioni, ha i suoi lati interessanti. Molti i dettagli in termini di cibo e usanze, mi ha colpito anche l’assenza della famiglia, i genitori non sono quasi nominati, tutti i protagonisti vivono indipendenti in piccoli appartamenti, diventando facili prede di solitudine e depressione. Non dimentichiamo che il Giappone è tra i paesi con il più alto tasso annuo di suicidi e che nel mondo orientale il suicidio ha una sua intrinseca bellezza ed è considerato un atto di orgoglio, significato culturale e religioso completamente assente nella cultura europea.
Parlando di libri un collega di lavoro mi disse: «Se vuoi leggere Murakami, inizia da Norwegian Wood.» Dopo aver letto diversi romanzi di Murakami, mi sento di dare a voi lo stesso consiglio, perchè questo libro rimane il mio preferito.