« Se posso scrivo tutti i giorni, appena mi sveglio e ho fatto il caffè, e cerco di avere due o tre ore tutte per me prima che la vita vera mi trascini via. […] Non intendevo diventare una scrittrice di racconti, cominciai a scrivere racconti perché non avevo tempo di scrivere nient’altro, avevo tre bambine, e per via del mio lavoro da casalinga. Non ho mai avuto un anno in cui lavorare alla stessa cosa. Il mio lavoro era sempre interrotto. Non potevo nemmeno lontanamente pensare a un romanzo […] io non vedo le cose nel modo giusto per scrivere un romanzo … mi piace vedere la fine di ogni lavoro, e sapere che sarà terminato per esempio entro Natale, e non capisco come gli altri scrittori riescano a lavorare a progetti così lunghi e aperti come i romanzi. Potresti anche morire mentre stai scrivendo un romanzo di cinquecento pagine. »
ALICE MUNRO