GEORGE SIMENON
Il morto di Maigret ( Maigret et son mort, 1948)
Il grande scrittore George Simenon, ha dedicato alle inchieste di Maigret settantasei romanzi e ventisei racconti. Un modo di fare ‘giallo’ molto personale che si dipana con un ritmo lento, pacato, tipico della scrittura di Simenon.
Le sue storie vanno aldilà della pura indagine, caratterizzate da una sottile introspezione psicologica, un’accurata descrizione dell’animo dei suoi dei personaggi, perché il lettore sia coinvolto nelle vicende e si cali nella parte di osservatore.
Simenon ci presenta il Commissario come persona comune, con una moglie che lo aspetta per il pranzo, con lo stomaco che borbotta per la fame, con il vizio della pipa e dei buoni calvados. Maigret è sì un uomo della legge, ma anche un investigatore attento alle sventure umane, compassionevole, generoso e di grande umanità. Il titolo del romanzo, ‘Il morto di Maigret’ suggerisce l’accuratezza con cui il commissario svolge i suoi casi: uno sconosciuto lo chiama ripetutamente al telefono invocando aiuto. Il caso diventa personale, perché l’uomo oltre a dichiarare di essere braccato e in pericolo di vita, si rivolge a Maigret in tono amichevole, in quanto ‘lei conosce mia moglie’.
E quando in Place de la Concorde verrà ritrovato un uomo brutalmente assassinato il commissario sa che quel morto gli appartiene, ed è sua intenzione riuscire a dare un nome alla voce piena di terrore per rendergli giustizia. Un romanzo che non riserva grossi colpi di scena ma cattura grazie alla intenzionale linearità dello stile e del fraseggio, alla semplicità della storia e dei suoi protagonisti e ancora, agli scenari di una Parigi sempre affascinante.
Georges Simenon (1903-1989) è stato uno scrittore belga di lingua francese