Vedo briciole di tempo
precipitare al suolo
di un parquet sordo
come gocce di sangue
tremulo e avvilito
del giorno che se ne va.
E le ultime forze
del mio corpo esanime
raccogliere i trucioli dell’anima
fatta a spicchi come frutta
di stagione andata a male.
In un vortice di ascesi
che piange
e raccoglie il dolore del mondo
di vana speranza che piange.dalla raccolta di liriche “L’ignoto che riappare”
di Diego Farfanelli
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