Se la sera vi viene sonno leggendo il solito libro provate questo…
Mario Vargas Llosa: Avventure della ragazza cattiva
Titolo originale: Travesuras de la niña mala
Einaudi, 2006 (362 p.)
Lo scrittore è una garanzia, perché è il peruviano Mario Vargas Llosa, Premio Nobel 2010 per la letteratura. E questo romanzo è proprio bello, è la storia di un niño bueno (ragazzo buono) che ama alla follia una niña mala (ragazza cattiva).
Lui la ama in maniera totalizzante e incondizionata, lei lo ricambia in modo egoista e spietato, lo prende e lo lascia a piacimento, ricorrendo a lui nel momento del bisogno o nelle pause forzose tra un marito e l’altro, sempre più ricco.
Lo scenario iniziale è la città di Lima, Ricardo e la cilenita s’incontrano a quindici anni, lei è bellissima, corteggiata da tutti i ragazzini ma fa la fa preziosa e non si concede. Si perdono di vista ma poi la “niña mala” ricompare a Parigi, dove nel frattempo Ricardo si è trasferito e da lì gira il mondo come interprete. Capisce subito che la sua non è una cotta adolescenziale perché lei, soltanto lei può essere la donna della sua vita.
Attraverso i racconti di Ricardo seguiamo le vicende della ragazza cattiva, che ricompare in un altro luogo della terra, con un altro nome e un altro aspetto. Lei è una vera trasformista e le sue avventure sono davvero picaresche (qualcuna un po’ esagerata) ma la storia è coinvolgente, Ricardo per certi versi ricorda il Florentino Ariza di Marquez, anche se la sua tenacità ogni tanto vacilla: “basta, questa è l’ultima volta che mi faccio incastrare”.
Vargas Llosa ci incanta con il suo stile limpido e perfetto e intanto ne approfitta per raccontarci il suo Perù, attraverso le lettere di zio Ataúlfo che aggiorna di continuo il suo amato nipote emigrato oltreoceano: ci sono i movimenti rivoluzionari, il golpe, la democrazia, le disillusioni per le speranze disattese. Un romanzo che consiglio a chi ha voglia di bella letteratura. Buona lettura e alla prossima!