Irene Némirovsky
Suite francese (“Suite française. Tempête en juin”, 1942)
Mi sono avvicinata a questa autrice con grande curiosità nel suo ‘Temporale di Giugno’ il primo dei due movimenti di ‘Suite francese’ che racconta l’esodo di massa dei francesi all’arrivo delle truppe naziste.
Ogni singolo evento è descritto nei dettagli, i vari personaggi sono ben delineati nell’atto di scappare cercando di salvare il salvabile, immagini visive come quelle che si potrebbero cogliere da osservatori invisibili delle vicende.
Confesso di aver trovato la lettura seppur piacevole, priva di quella carica che tiene il lettore inchiodato alla pagina, nonostante sapessi che il testo è più di un romanzo perché è vita vissuta, forse per il cinismo che pervade ogni situazione.
La scrittrice fu deportata nel luglio del 1942 ad Auschwitz, dove morì un mese più tardi. La maggior parte della sua produzione letteraria è postuma, giunta a noi conservata gelosamente in una valigia che le figlie salvarono e si portarono dietro per anni credendo fossero pagine di diario. Autrice che mi riprometto di approfondire.